Giornata nazionale delle vittime dell’immigrazione
Domani, a quattro anni da quella notte in cui a largo dell’Isola dei Conigli, vicino le coste di Lampedusa, affondò una nave gremita di persone, provocandone la morte di 368, ricorre la Giornata nazionale delle vittime dell’immigrazione. Quell’incidente portò il presidente della Commissione Ue Juncker a venire in loco e dire “Mai più. Mai più morti nel Mediterraneo”. Ma da allora sono morte numerose altre migliaia di persone, 3.500 solo nel 2016. La Giornata di memoria e solidarietà è un modo per ricordare loro e tutte le altre persone morte in mare in questi anni, e per ricordare come continuino tutt’oggi a morirne ancora a centinaia in circostanze analoghe.
L’altr’anno oltre un migliaio di persone presero parte alla marcia verso la Porta dell’Europa per ricordare il terzo anniversario del naufragio e oltre 200 ragazzi furono presenti prendendo parte a workshop tematici nell’ambito del progetto “L’Europa inizia a Lampedusa”, un progetto biennale promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre.
Alla seconda edizione del concorso quest’anno, fanno sapere da Foligno, parteciperanno con un video anche alcuni studenti dell’Istituto tecnico tecnologico “Leonardo Da Vinci”, accompagnati da Carlo Felice, docente di religione, grazie al progetto “Cittadini del mondo” promosso dalla diocesi di Foligno. Si tratta di un progetto destinato a studenti italiani tra i 16 e i 18 anni, ma anche provenienti da diversi Paesi europei, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui temi della solidarietà e della cooperazione nei confronti dei migranti. “L’Europa inizia a Lampedusa” – si legge in una nota – “è una iniziativa strutturata in quattro giornate formative di educazione globale che prevedono il coinvolgimento di circa 200 ragazzi in attività di laboratori esperienziali, seminari, dibattiti, cineforum, mostre, performance teatrali, incontri con testimoni privilegiati su temi quali migrazioni internazionali, emergenze umanitarie, sistema di accoglienza europeo, politiche europee e nazionali sull’immigrazione, asilo, cause delle migrazioni, razzismo e discriminazione, diritti dei migranti, ruolo della società civile (advocacy ed educazione globale) e capacity building delle associazioni giovanili per i diritti umani”.
Da domani poi storie di bambini migranti diventeranno parte della mostra “Bambini, storie di viaggio e di speranza”, inaugurata da Associazione Museo Migrante e Unicef alla Camera dei Deputati. Racconti che hanno varcato i confini italiani grazie a due giornalisti, Francesca Mannocchi e Valerio Cataldi, e che gli attori Caterina Guzzanti, Francesco Pannofino, Roberto Herlitzka e Francesco Venditti faranno arrivare alle orecchie dei visitatori con l’intimità di una narrazione in prima persona costruita con le immagini delle esperienze di questi bimbi verso un mondo altro. L’evento verrà aperto al pubblico alle 11 di domani dal saluto della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.
L’installazione costruita sulle storie di cinque bambini sarà poi arricchita dalle fotografie di Roberto Salomone e Mauro Pagnano scattate lungo le rotte delle migrazioni e diverrà il primo nucleo della mostra itinerante sui bambini migranti che viaggerà in tutta Italia il prossimo anno. La sala della Sacrestia ospiterà, invece, una seconda installazione contenente gli oggetti delle vittime di quello che fu uno dei più tragici naufragi avvenuti nel Mediterraneo, ritrovati nel mare vicino a Lampedusa. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 13 alle 18 del 3 ottobre e dalle 10 alle 18 dal 4 al 13 ottobre con chiusura il sabato e la domenica. Si segnala inoltre come la mostra rappresenti per così dire la naturale evoluzione del “Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo” inaugurato lo scorso anno a Lampedusa assieme alla Rai, che è media partner anche in questa occasione.